La prima edizione del primo International Music Film and Video Festival URTIcanti, il festival italiano di cinema che ha per protagonista la musica contemporanea d’autore – si è svolto a Bari, dall’11 al 13 ottobre, presso la Mediateca Regionale della Puglia, a conclusione della 18esima edizione del festival di musica contemporanea URTIcanti. Per tre giorni le proiezioni dei lavori selezionati da una giuria di esperti (composta dal regista e produttore Alberto Nacci, in qualità di presidente, dal compositore Vito Palumbo e dal manager culturale Serge D’Oria, direttore dell’Alliance Française) sono state alternate da esecuzioni di brani di musica contemporanea affidati a giovanissimi interpreti dei Conservatori di Bari e Monopoli e incontri con esperti di musica elettronica del Conservatorio e dell’Accademia delle Belle Arti di Bari.
Il festival si è aperto mercoledì 11 ottobre alle 17 con l’incontro dal titolo “Sull’articolazione della forma nel tempo: la musica e il cinema” con la partecipazione di Alberto Nacci (produttore AJP Studios e presidente della commissione giudicatrice del concorso), Francesco Scagliola (musicista e compositore elettroacustico, Conservatorio Piccinni). Alle 18.30 proiezione di due lavori in gara: il cortometraggio Seven symphonies of Zagros di Zanyar Muhammadineko (Kurdistan) e l’opera di video arte Deam Machine Ballet di Pierre Ajavon (Francia), intervallati da interventi musicali di due giovani eccellenze del Conservatorio Piccinni, il percussionista Leonardo Natuzzi. Alle 19.35 due proiezioni fuori concorso a cura della scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Piccinni: Lì dove risiede il desiderio di Giuliano Scarola e La Mantide di Giuliano Scarola e Maurizio Miccolupo.
Giovedì 12 ottobre alle 17 il pomeriggio si è aperto con l’incontro “Filmuzik: la musica per le immagini in movimento” con la partecipazione di Alberto Nacci e Gabriele Panico (musicista elettroacustico, Accademia di Belle Arti di Bari). Alle 18.30 proiezione di quattro lavori in gara, il docufilm Io di Antonio Michele Stea (Italia) e i lavori di video arte Can you hear me? di Pietro Dossena (Italia), Click, click, tick, tick di Martina Pfaff (Germania) e Light me alone di Emilio Casaburi (Italia). Interventi musicali di Matteo Fanelli (chitarra) e Giulia Abaticchio (arpa). Alle 19.25 proiezione fuori concorso a cura della scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Piccinni: Harmonia Mundi. A Digital Remix di Valentino De Luca.
Venerdì 13 ottobre in apertura (ore 18) sono stati proiettati due lavori di video arte in gara: Autumn of the nations di Cesare Saldicco (Italia) e Lightbending di Rossella Calella Caramia (Italia), intervallati dall’intervento musicale di Annita Melfitano (chitarra). Alle 19 cerimonia di premiazione preceduta dalla visione dei trailer dei lavori vincitori.
La Commissione ha valutato 36 video provenienti da Afghanistan, Finlandia, Francia, Germania, Kurdistan, India, Iran, Olanda, Stati Uniti, Turchia, oltre dall’Italia.
Nella categoria Docufilm il premio come “Best Short Docufilm” è andato a Seven symphonies of Zagros di Pwrwiz Rostemi (Kurdistan/Iran), al quale sono andati anche il premio per la migliore regia e la migliore fotografia
Categoria Cortometraggio il premio come “Best Short Film” è andato a Io di Antonio Michele Stea (Italia), che ha ottenuto anche il premio per la migliore colonna sonora (assegnata a Gianvito Novielli) e il premio come miglior produzione italiana.
Nella categoria Videoart il premio come “Best Short Video-Art” è stato assegnato ex-aequo a Lightbending di Rossella Calella (Italia) e Autumn of the nations di Cesare Saldicco (Italia), che hanno meritato l’ex-aequo anche come miglior produzione italiana. A Lightbending inoltre è andato il premio come migliore pellicola pugliese. Nella stessa categoria il premio per la miglior regia e per la migliore fotografia sono stati assegnati a Martina Pfaff per Click-click, Tick-tick (Germania) il cui lavoro ha ottenuto anche il premio per la migliore esecuzione musicale, mentre il premio per la migliore colonna sonora è stato assegnato a Pietro Dossena, autore delle musiche di Can you hear me? (Italia). Ex-aequo infine il premio per il suono, assegnato a Emilio Casaburi per Light me alone (Italia) e Pierre Ajavon per Dream machine ballet (Francia).
Segnaliamo che Antonio Michele Stea è pugliese e proviene dalla Scuola del Cinema di Enziteto (Bari) e Rossella Calella è anch’essa pugliese e proviene dalla Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.